L’ipogeo di palazzo Amati
Gli ampi piani cantinati furono gli ambienti di servizio adibiti prevalentemente a depositi al servizio di una nota famiglia nobiliare proveniente da Roma. Giacomo Amati realizzò intorno alla metà del settecento una delle più imponenti residenze nobiliari che oltre ad essere rappresentativa del rango di appartenenza del casato era funzionale alla numerosa famiglia e relativa servitù. Uno degli ambienti è caratterizzato da una finestra tagliata nelle antiche mura con affaccio a mare. Da definire meglio un secondo livello ipogeo costituito da una grande cisterna le cui caratteristiche nei tagli potrebbero far pensare ad una preesistenza sfruttata al momento della edificazione dell’immobile.